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COLLE GRAN SAN BERNARDO – AOSTA
Il grande inizio: l’ingresso in Italia
La partenza dal colle del Gran San Bernardo rappresenta l’inizio del percorso italiano della Via Francigena. Si tratta di una breve tappa quasi completamente in discesa; l’inizio di un grande percorso e di un meraviglioso viaggio che ci porterà dai 2473 mt. dell’Hospice (ancora in territorio svizzero) ai 583 mt. di Aosta seguendo, in buona parte, il tracciato della SS27 del Gran San Bernardo.
Dal Colle del Gran San Bernardo (Il “Summus Poeninus” di epoca romana, fondamentale valico che permetteva di raggiungere, attraverso la Via delle Gallie, le province nel nord-ovest dell’Impero) il tracciato scende seguendo fedelmente la Strada Statale 27, all’interno di un vallone dominato da vette che sfiorano i 3000 mt.
Dopo 12 km si giunge a Saint Rhemy, la romana “Endracinum” importante stazione di sosta citata anche nel resoconto di Sigerico come la “XLVIII submansio”. Attraverseremo poi il borgo di Etroubles – 20,5 km (la “Restapolis” romana, probabilmente il centro più importante della valle, posta a controllo del “Summus Poeninus”) e proseguiremo, perdendo costantemente quota, fino a Gignod – 29 km. Da segnalare, nel centro del paese, l’imponente Torre di avvistamento, unica testimonianza di epoca medievale rimasta poichè il vero e proprio Castello di Gignod fu smantellato e le sue pietre utilizzate per la costruzione della Chiesa Parrocchiale.
Aosta è sempre più vicina e abbandonata definitivamente la SS 27 proseguiremo verso il fondovalle del torrente Buthier, che raggiungeremo in località Variney. L’itinerario prosegue su una strada a mezzacosta fino a Signayes -33,5 km – dove si aprono i primi scorci panoramici sulla sottostante conca di Aosta. Ancora un ultimo tratto di discesa e, lungo quello che rappresentava il “Cardo Maximus” (Rue de la Croix de Ville) si accede al centro del paese. La tappa termina in Piazza Chanoux, cuore del capoluogo della Vallèe.
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GRAN SAN BERNARDO – PAVIA
5G / 4N
La via Francigena in bici – tappa 1: Gran San Bernardo > Aosta:
consigli sull’itinerario e altimetria
Il tracciato, svolgendosi per buona parte su strada statale, richiede un po’ di attenzione perché, pur non essendo troppo trafficata, è comunque soggetta al passaggio di mezzi pesanti.
Lungo la traccia si incontrano svariati centri abitati e quindi non ci sono oggettive difficoltà di approvvigionamento idrico e alimentare.
Assolutamente necessario, invece, un abbigliamento tecnico adeguato ai 2500 m. della vetta del colle del Gran San Bernardo. Le temperature infatti possono scendere assai rapidamente sia a causa della quota elevata sia perchè trattasi di un percorso prevalentemente in discesa in cui è abbastanza difficlie riscaldare la muscolatura.
Altro elemento da tenere in considerazione è che il valico è generalmente aperto solo da metà giugno a metà ottobre data la presenza di cospicui accumuli di neve.
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Da vedere lungo il percorso
Colle del Gran San Bernardo (mt.2473) : sul lato italiano, nella zona in cui si trova la statua dedicata a San Bernardo, sono visibili i resti di costruzioni dell’epoca romana risalenti al I sec. d.C. e un tratto, inciso nella roccia e perfettamente conservato, della Strada Romana delle Gallie.
Il Colle è famoso anche per il passaggio di Napoleone nel 1804 con il suo esercito di 40mila uomini e 3mila cavalli diretto in italia per la seconda campagna contro gli austriaci.
Hospice du Grand Saint Bernard : situato in territo svizzero, risalente al 1050, anno in cui Bernardo da Mentone lo edificò e lo adibì a ricovero per viandanti e pellegrini. L’edificio subì vari ampliamenti fino al 1823 anno a cui risale la struttura attuale. Risale al ‘700 l’inizio dell’attività di allevamento cani, inizialmente per ragioni di guardia e difesa e, successivamente, per impiegarli in operazioni di soccorso e recupero di persone in difficoltà. L’allevamento è stato spostato a Martigny ma la fondazione che lo gestisce, in estate, invia i cani all’allevamento posto a fianco dell’ospizio e del museo (entrambe visitabili)”
Aosta: “Augusta Praetoria Salassorum”, risalente al 25 a.C. conserva ancora buona parte della cinta muraria originale anche se alcune torri sono state rimaneggiate in epoca Medievale.
L’Arco d’Augusto: contemporaneo all’edificazione della città, è posto al di fuori delle mura, fu costruito per celebrare la sottomissione delle popolazioni locali (I Salassi).
Porta Praetoria: l’ingresso vero e proprio, posta lungo il tracciato del “Decumano maximo” che attraversava la città da est a ovest uscendo dalla Porta Decumana (distrutta nel 1810) .
Teatro Romano: di cui rimane in piedi parte della facciata (alta 22 metri) a più ordini di finestre e la parte inferiore della cavea e della scena.
Criptoportico Forense: posto a fianco della Cattedrale e rappresenta la zona in cui era posto il Foro Romano vero e proprio con i suoi templi, di cui rimangono solo pochi resti.
Sant’Orso: il più importante complesso medievale è rappresentata dal Priorato (fine XV sec.) e dalla Collegiata di di epoca più antica (994-1025).
Chiesa di S.Lorenzo: posta di fronte a S.Orso; nel sottosuolo si trovano i resti di una basilica paleocristiana eretta sulle tombe dei primi martiri in epoca romana. ”