4 giorni a piedi nella più selvaggia e affascinante area della Toscana: il parco nazionale delle foreste Casentinesi.
Oltre 5000 ettari di secolari boschi e foreste a cavallo dell’appennino Tosco Emiliano. Un territorio mistico e selvaggio, un oasi verde di pace e spiritualità immersa nella natura fra faggeti e castagneti, sorgenti, cascate, santuari e piccoli borghi incastonati nelle montagne.
Facendo base fissa nel paese di Badia Pratagalia cammineremo per 4 giorni all’interno della riserva naturale delle foreste casentinesi, attraversando passi appenninici, spettacolari crinali e fitti boschi dai quali si apriranno improvvisi scorci mozzafiato sulla rigogliosa vallata sottostante. Visiteremo piccoli borghi, importanti luoghi di culto come l’eremo di Camaldoli, tanti luoghi ricchi di aneddoti e tradizioni e gli splendidi paesaggi appenninici, in una vacanza all’insegna della magia e dello splendore della natura.
TIPOLOGIA: Trekking di gruppo con accompagnatore
DURATA: 4 giorni – 3 notti
DIFFICOLTÀ:
SISTEMAZIONE: Hotel 3 stelle in camere doppie/triple
PREZZO: 289,00 €
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• Guida ambientale escursionistica per l’intera durata della vacanza
• 3 notti in hotel *** a Badia Prataglia (con piscina esterna)
• 2 cene (acqua inclusa)
• 3 colazioni
• Assicurazione medico/bagagli
Un trekking nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi fra foreste secolari, corsi d’acqua, mulattiere e tracciati di vecchie ferrovie. Passi appenninici, splendidi crinali, panorami mozzafiato, vallate, praterie, importanti luoghi di culto e la straordinaria tradizione gastronomica fanno di questa remota area a cavallo fra Toscana ed Emilia Romagna un luogo magico e spettacolare. Un’immersione nella più genuina e sincera Toscana, un viaggio nelle tradizioni, nella storia e negli aneddoti di una regione unica, fra castagneti e faggeti secolari, avvistamenti di cervi e caprioli e la meraviglia dei paesaggi appenninici.
PRIMO GIORNO – Il monte Penna | dislivello complessivo + 690 mt | Km 12,7
Da Badia Prataglia saliremo fino a Campo dell’Agio dov’è posto l’omonimo Rifugio. Proseguiremo ancora in salita e, dopo una breve divagazione per visitare la Buca delle Fate, raggiungeremo il Passo della Crocina. Da qui rimane una breve ascesa, passeremo nelle vicinanze di Poggio alla Spina per poi affrontare un tratto in discesa fino all’innesto nel sentiero 225. Guadagneremo quota e, in breve tempo, ci troveremo in vetta al Monte Penna (1331 mt.), eccezionale punto panoramico sull’Appennino Tosco-Emiliano. Ritorneremo sui nostri passi fino al bivio, dove seguiremo la traccia che giunge dapprima all’Aia di Guerrino e poi al Passo Fangacci dove faremo sosta al Rifugio. L’escursione proseguirà in costante discesa nelle vicinanze del Fosso del Fiume d’Isola finché non rientreremo a Badia Prataglia.
SECONDO GIORNO – Sacro Eremo di Camaldoli – dislivello complessivo +1000 mt | km 16
Da Badia Prataglia raggiungeremo il vicino Rif.Casanova; da qui la pendenza si fa subito più accentuata fino al raggiungimento del Crinale della Cavalla Pazza, dove le pendenze si faranno più agevoli. Un’ulteriore breve ascesa, anch’essa decisamente impegnativa, ci porterà verso Poggio Brogli (1208 mt.). Finalmente troveremo un bel po’ di discesa lungo la quale transiteremo accanto al Rif. Cotozzo per poi arrivare a Camaldoli. Il tracciato riprende a salire quasi subito, intersecando in alcuni punti la strada asfaltata. Raggiungeremo infine il Sacro Eremo di Camaldoli e, dopo averlo visitato, affronteremo ancora un tratto di salita, non particolarmente impegnativo, fino al Prato alla Penna. Prenderemo il sentiero CAI 00 GEA che, in breve, inizierà a perdere quota fino al Passo Fangacci. Ancora un tratto in discesa fino al rientro a Badia Prataglia.
TERZO GIORNO – Passo dei Mandrioli e Ex ferrovia delle Lama – dislivello complessivo +870 mt | km 20
Usciti da Badia Prataglia proseguiremo lungo la SP63 per circa 3 km seguendo il segnavia GEA fino all’ingresso in un sentiero che, con una ripida ascesa, ci condurrà al Passo dei Mandrioli. Dal valico scenderemo lungo il tracciato stradale della SS71 arrivando alla Casa Forestale del Cancellino. Qui si trovava la partenza dell’ormai dismessa Ferrovia della Lama. Ne seguiremo il tracciato, oggi strada sterrata, abbandonandolo in corrispondenza del sentiero 205. Affronteremo l’impegnativa salita che porta al Passo della Bertesca. Proseguiremo lungo il crinale, oltrepassando il Passo della Crocina fino al Passo dei Cerrini dove seguiremo verso sud, in costante discesa, dopo aver toccato Campo dell’Agio, rientreremo lungo la sterrata fino a Badia Prataglia.
QUARTO GIORNO – Vallone dell’Acqua fredda e passo Fangacci– dislivello complessivo +590 mt | km 11,4
Da Badia Prataglia arriveremo al Rif.Casanova dove seguiremo il sentiero 60 che, con marcati saliscendi, attraversa il Vallone dell’Acquafredda e, con scorci panoramici, ci condurrà a Tramignone. Da qui la pendenza inizierà a essere più marcata: il sentiero dapprima costeggia la Croce del Tramignone e poi, con un’ultima faticosa rampa, giungerà alla quota massima di giornata nei pressi del Poggio alle Capre. Proseguiremo in direzione nord scendendo al Passo Fangacci dove, in costante discesa rientreremo a Badia Prataglia.
Il percorso non presenta difficoltà tecniche particolari, ma 4 giorni di trekking in montagna, al fine di potersi godere la vacanza, richiedono quanto meno un discreto allenamento e una certa abitudine a camminare su sentieri e boschi. Facendo tappa fissa a Badia Prataglia non si rende necessario il trasporto del bagaglio. Si consiglia quindi di portare, oltre al bagaglio principale da lasciare in hotel, un piccolo zaino per gli oggetti personali.
Trekking nelle foreste Casentinesi
PREZZO: 289,00€
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