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AULLA – MARINA DI MASSA
L’antica Luni e le Alpi Apuane
Decima tappa della Via Francigena e primo itinerario interamente in territorio toscano. Dopo le precedenti due tappe ci lasciamo alle spalle i rilievi appennici e l’alta Lunigiana per scendere verso il mare. Usciti da Aulla affronteremo l’ultima salita che ci separa dalla costa tirrenica. Oltrepassato questo ostacolo proseguiremo fino a Sarzana per poi, attraversata la piana di Luni, raggiungere la Versilia e il lungomare che seguiremo fino a Marina di Massa.
Lasceremo Aulla imboccando la Strada Statale della Cisa che seguiremo fino al ponte sul fiume Aulella. Il tracciato prosegue in salita e dopo poco abbandoneremo la segnaletica della Via Francigena per evitare un tratto boschivo difficilmente percorribile in bicicletta. seguendo la strada principale torneremo sul tracciato pedonale della Via Francigena nei pressi del borgo di Bibola e del suo Castello – 3,5 km. Arrivati alle porte del paese di Vecchietto si abbandona nuovamente la segnaletica della Via Francigena per prendere la strada sterrata in salita che gira attorno alle pendici di Monte Grosso e ridiscende fino a ritrovare l’asfalto e giungere al paese di Falcinello – 15 km. Si prosegue ancora in discesa, ritrovando nuovamente il tracciato della Via Francigena nei pressi dell’area archeologica del Castello della Brina, e lo si segue fedelmente fino all’ingresso in Sarzana – 21 km. Attraversato il bel borgo si affronta la salita che conduce alla Fortezza di Sarzanello. Proseguiremo su strade prevalentemente pianeggianti fino a Castelnuovo Magra per poi raggiungere l’area degli scavi archeologici dell’antica città di Luni – 33 km. Proseguiremo poi fiancheggiando per alcuni chilometri la linea ferroviaria fino al paese di Avenza.
Siamo giunti nella zona periferica di Carrara e ci dirigiamo in direzione mare seguendo il corso del Torrente Carrione fino all’ingresso sul Viale Lungomare da seguire in direzione sud fino a raggiungere Marina di Massa.
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VIA FRANCIGENA DA PAVIA – LA SPEZIA
5G / 4N
La via Francigena in bici – tappa 10: Aulla > Marina di Massa: consigli sull’itinerario e altimetria
Questa decima tappa della Via Francigena presenta un grado di difficoltà medio-bassa. Gli appennini sono ormai alle nostre spalle e in questo tratto non troviamo grandi asperita da superare :). La parte più impegnativa della tappa si esaurisce così dopo i primi 10 km che culmineranno con l’aggiramento di Monte Grosso. Qui le pendenze sono talvolta impegnative e bisogna prestare particolare attenzione vista la presenza di varie strade sterrate che possono trarre in inganno. Qualche altro problema di navigazione può sorgere per i numerosi discostamenti dal tracciato della Via Francigena originale. Da Sarzana in poi affronteremo solo un paio di brevi ascese e poi solo pianure fino a fine tappa. Attraversando numerosi centri abitati non si avranno certamente problemi per rifornirsi di acqua e cibo.
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Da vedere lungo il percorso
Sarzana. Le origini del “Burgo Sarzanae” risalgono al X sec. e sono strettamente legate alla contemporanea decadenza della vicina città di Luni. La sua felice posizione all’incrocio tra la Via Aurelia e la Via Emilia Scauri farà si che, nel corso dei secoli, si susseguano numerosi scontri per poterne acquisire il controllo. Tra questi particolare menzione merita la contesa, nel corso del XV sec., tra la Repubblica di Genova e i Medici conclusasi (anche se non in maniera definitiva) con il successo di quest’ultimi. Ad essi si deve la struttura attuale dei due edifici militari di maggior prestigio: la Cittadella o Fortezza Firmafede e la Fortezza di Sarzanello.
L’altro edificio di grande prestigio è la romanico-gotica Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Luni. Colonia romana di importanza fondamentale, dapprima nella lunga campagna militare contro i Liguri-Apuani e poi come porto fluviale/marittimo per il commercio del marmo. L’inizio della lenta ma progressiva fase di declino viene identificato col terremoto di fine IV se. d.C.. A questo si aggiunsero i saccheggi delle popolazioni barbare e il crescente affermarsi della città di Lucca che, sotto il dominio dei Longobardi, divenne il fulcro dei traffici commerciali della zona. Il colpo di grazia e la relativa distruzione avvenne nell’860 per mano dei Normanni (dopo che nell’849 aveva conosciuto anche il saccheggio dei saraceni). Rimasero così soltanto dei piccoli agglomerati di case poichè le popolazioni, per sottrarsi a queste incursioni decisero di ritirarsi nell’entroterra sancendo così il passaggio del testimone da Luni a Sarzana.