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ROBBIO – PAVIA
La Pianura Padana e i luoghi del Risorgimento
Questa prima tappa della Via Francigena interamente in territorio lombardo si caratterizza per l’attraversamento della Pianura Padana. Quasi 70 km con dislivello praticamente irrilevante fra tenute agricole e strade sterrate immerse nei campi e nelle risaie. Si attraverseranno luoghi ricchi di storia e tradizioni, teatro, fra l’altro, di epiche battaglie durante le Guerre d’Indipendenza contro l’impero austro-ungarico.
Usciti da Robbio si segue fedelmente la segnaletica della Via Francigena, attraversando il paese di Nicorvo fino all’ingresso dentro Mortara – 17 km – Usciti da Mortara si percorrono pochi chilometri per arrivare all’Abbazia di Sant’Albino e poi proseguire sempre su piste agricole sterrate alternate a strade poco trafficate continuando a toccare borghi dalla remota storia e dalla grande rilevanza nel periodo risorgimentale. Si passa da Tromello – 36km – (La tappa 42 del Cammino di Sigerico, la cui antichissima origine è testimoniata dal ritrovamento di tombe celtiche e romane) e successivamente da Gropello Cairoli – 50km.
Arrivati a Villanova d’Ardenghi – 56km – il tracciato piega decisamente a sinistra in direzione del fiume Ticino il cui lato orografico destro viene affiancato in localita Canarazzo – 61km. A partire da qui si segue quasi fedelmente il tracciato della pista ciclabile del fiume Ticino, il cui corso seguiremo fino all’ingresso nella città di Pavia. Si abbandona la pista ciclabile in corrispondenza del famoso Ponte Coperto dove si attraversa il fiume e si entra in centro. La visita della città è fortemente consigliata e favorita dalla relativa velocità con cui si può completare questa tappa.
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GRAN SAN BERNARDO – PAVIA
5G / 4N
La via Francigena in bici – tappa 5: Robbio > Pavia: consigli sull’itinerario e altimetria
Il tracciato è quasi completamente pianeggiante per cui anche la lunga distanza su cui si sviluppa la tappa non comporta alcun problema. Le uniche insidie sono, come la tappa precedente, legate alla presenza di zanzare nelle stagioni più calde, alla quasi totale assenza di copertura dal sole e ai numerosi bivi che possono creare qualche difficoltà di navigazione.
I centri abitati sono piuttosto vicini, ma è comunque preferibile avere almeno una scorta (seppur non esagerata) idrica. Data la grande scorrevolezza del percorso si presume che il fine tappa di Pavia possa essere raggiunto abbastanza velocemente così da disporre di tempo sufficiente per una visita della città.
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Da vedere lungo il percorso
Abbazia di Sant’Albino: la storia dell’Abbazia di Sant’Albino (nel comune di Mortara) è legata alla battaglia combattuta nel 773 tra i Longobardi e i Franchi di Carlo Magno e alla storia dei suoi due scudieri Amelio e Amico, caduti in combattimento. Si narra che i due paladini nonostante fossero stati sepolti in due chiese diverse furono ritrovati nello stesso sepolcro, tale era il loro legame di forte amicizia.
Fu il monaco inglese Albin Alkwin che fondò nel luogo in cui sorgeva la Chiesa di S.Eusebio (costruita da Carlo Magno stesso) un monastero che i suoi discepoli dedicarono a Sant’Albino di Angers per rendere omaggio al nome del loro maestro.
Il monastero visse di alterne fortune finché iniziò la sua progressiva decadenza al termine del XII sec.. Nel corso dei secoli si sono succedute opere di abbattimento, ampliamento e restauro.
Pavia. Città fondata dai Romani (Ticinum) ai quali si deve la regolare struttura dell’impianto urbanistico rimasto intatto fino ad oggi. Doveva la sua grande importanza alla presenza del porto sul Ticino, fondamentale per i traffici fluviali da e per l’Adriatico. Conobbe il massimo della potenza nel VI-VII sec. quando fu capitale del Regno dei Longobardi (Papia). Ha sempre goduto di grande prosperità sia nell’epoca comunale XII-XIII sec. sia dopo la conquista da parte dei Visconti (1359) la cui testimonianza principale è l’omonimo Castello. Rimasta per secoli sotto il Ducato di Milano ha conosciuto una costante fase di abbellimento con la costruzione di edifici sia civili che religiosi di grande pregio.
Castello Visconteo: Grandioso quadrilatero con torrioni angolari (il lato nord fu distrutto nel 1527 dai Francesi durante il “”Sacco di Pavia””) fatto erigere da Gian Galeazzo Visconti nel 1365. E’ oggi sede dei Musei Civici della Città.
S.Pietro in Ciel d’Oro: la chiesa, consacrata nel 1132, rappresenta un mirabile esempio di stile romanico. All’interno si trova la gotica Arca di Sant’Agostino (le cui ossa furono trasferite a Pavia nel VII sec.)
S.Michele: la Basilica, di fondazione longobarda e ricostruita nel XII sec.,è uno dei capolavori di architettura romanica. Ha assunto notevole importanza nella storia perchè è stata spesso luogo di incoronazione di re e imperatori.